Il cardo gigante romagnolo
Le sue qualità organolettiche si esaltano raccogliendo dopo le prime gelate. Si trapiantano in buche distanti 1 metro l’una dall’altra. Prima di cucinarli è buona norma lessarli in acqua e limone in modo che non si anneriscano. Si consumano cotti, fritti, saltati in padella oppure in pinzimonio dopo aver tolto la sottile pelle esterna.
Pubblicato il: 13/08/2016